• 1 Post
  • 27 Comments
Joined 1 year ago
cake
Cake day: June 15th, 2023

help-circle



  • L’ho approcciato senza sapere molto cosa aspettarmi, sapevo che era un film molto spinto dal movimento femminista ma faticavo a conciliare la questione con una storia su una bambola in un mondo rosa (sono maschio cis). L’ho visto al cinema, e secondo me è molto divisivo: se “stai al gioco” è geniale, ma capisco che se si hanno aspettative più “basic” possa deludere profondamente.

    @rapsodo_cercasi@feddit.it dice giustamente che scarseggiano i personaggi maschili positivi, ma è volutamente così, ed il fatto che lo si noti talmente tanto da parlarne va proprio a scontrarsi con la gran quantità di film in cui le donne non ci sono, o hanno ruoli assolutamente di secondo piano. In quei casi nessuno batte ciglio, è talmente normale che non ce ne accorgiamo proprio. La volta in cui qualcuno fa un film sulle donne in cui gli uomini passano, se non proprio per “cattivi”, quantomeno per “bamboccioni”, la cosa si nota molto perché stride con quanto siamo abituati a vedere tutti i giorni. Noi spettatori che guardiamo il film e ridacchiamo di come gli uomini siano macchiette gregarie (accessori) rispetto alle donne di Barbieland, ci stupiamo esattamente quanto Ken si stupisce quando arriva nel mondo reale con tutto in mano agli uomini. E’ portato agli estremi in entrambi i mondi, ma estremizzare è uno degli espedienti narrativi più comuni per far passare un messaggio. Se sai cosa cercare, il film è letteralmente zeppo di riferimenti a piccole cose che diamo per scontato vadano in un modo anche se forse andrebbero riviste.

    Ken poi è un personaggio (a mio parere) complicato e che mi è piaciuto molto. Nello stesso film ha scene in cui noi spettatori maschi ci dovremmo sentire rappresentati (con la sua ricerca costante della virilità, ironicamente rappresentata dal simbolo del cavallo, uniti a momenti in cui sentirsi anche più fragili e insicuri, come può succedere a tutti) e allo stesso tempo ha altre scene in cui vuole farci vedere come le donne vedono noi maschi e il mondo (proprio grazie al fatto che è un maschio in un mondo matriarcale, come qualunque donna in un mondo patriarcale).

    Insomma, la storia in se non è niente da strapparsi le vesti, ma volendo fare un film con quel tipo di messaggio… beh, usando quella storiella facilina sono riusciti a far passare il messaggio alla stra-grande. Ho riso tanto mentre lo guardavo, e al tempo stesso sono andato avanti a pensare al film e alle sue tematiche per giorni. Win-win, secondo me hanno centrato esattamente l’obiettivo a cui avevano puntato. E se non piace a tutti… eh, pace. Il mondo è pieno di donne che, anche senza rendersene conto, sono maschiliste. Ovviamente a loro non piacerà, così come non piacerà ai maschi che si sentono un po’ attaccati e vogliono mantenere lo status-quo. Credo che purtroppo in quest’ultima categoria rientri anche OP, @AlessandroLeoni@feddit.it : non ci dovrebbe essere niente di male a spiegare a una bambina come funziona il ruolo della donna nel mondo attuale, e cosa dovrà affrontare da grande. Questo però ovviamente richiede uno sforzo, richiede fatica. Non è un film da far vedere a bambini/e per farli ridere, è un film che gli va spiegato.

    Ho fatto un pippone? Sì, scusatemi. I’m just Ken.


  • Condivido le tue perplessità, e sinceramente non mi sembra che saltando quei prompt cambi chissà cosa. I dataset sono pieni di immagini di ragazze belle, quindi al 90% ti uscirà una ragazza bella a prescindere da cosa ci scrivi. Già per ottenere volti “normali” (non da influencer instagrammer aspiranti modelle) bisogna faticare, di immagini maschili ce ne sono molte meno. Ho provato a generare immagini “lavorativamente utili” (secchi, operai, …) e ho lasciato perdere perché evidentemente ci sono troppo poche immagini nel modello per poter generare qualcosa che abbia abbastanza varietà. Questo per dire che il prompt arriva fino a un certo punto, ma spesso se nel modello non c’è materiale adatto vengono cose strane. A volte chi distribuisce il modello suggerisce già delle parole da utilizzare, però non saprei.

    Al momento attuale secondo me è tutto ottimizzato per generare belle ragazze (di foto di attricette e modelle è pieno internet), cocktail, anime e roba fantasy (addestrata con fonti tipo deviantart immagino).



  • Fino a un anno fa lo facevo anch’io, poi un po’ alla volta è andato a peggiorare. Fosse solo una sim avrei pensato fosse colpa del mio telefono, ma la stessa identica cosa succede anche a mia moglie, e nel frattempo abbiamo anche cambiato uno dei due cellulari. Sarei contentissimo se funzionasse meglio perché, ripeto, ho apprezzato molto la trasparenza di ILIAD e la semplicità nell’attivare/disattivare i servizi extra. Ai tempi lo consigliavo a tutti, ma adesso mi ha lasciato l’amaro in bocca.


  • Ho due telefoni con Iliad dal 2018. Pago 5.99 al mese per 30gb. Apprezzo la loro mancanza di “trucchetti”, però la rete fa sempre più pietà.

    Ormai passa da 4G a 3G ogni volta che sono al telefono. Peccato che in 3G ormai internet sostanzialmente non funzioni più, col risultato che se sono al telefono non posso mandare/ricevere messaggi, guardare una cartina o altro fino a quando non metto giù la chiamata. Tutto questo nella ricca Brianza.

    Nella bergamasca ci sono proprio zone dove non prende nulla, o prende ma le celle sono talmente intasate che internet non va.

    Non so se ormai Iliad ha puntato tutto solo sul 5G e ha tagliato le risorse al 4G, ma da vari mesi mi ha seriamente fatto venir voglia di cambiare operatore per tornare ad avere la copertura/rete dei tempi iniziali di Iliad quando non avevo nessun problema.




  • Da piccolo i miei mi prestavano di tanto in tanto (gite scolastiche o altre occasioni particolari) il Motorola StarTac 130 a conchiglia. Poi ho avuto il Siemens M35, il primo davvero mio. L’Ericsson k700i è stato il mio primo smartphone visto che ci navigavo in WAP e si installavano le app Java. Upgrade a k800i, altro ottimo telefono che mi ha portato fino all’iPhone 3GS, e il resto è storia.

    Mai avuto in vita mia un Nokia, credo di essere uno dei pochi in Italia.





  • Quel fattore già lo vedrei più digeribile. Spesso quando si viaggia ti trovi a scaricare l’app del noleggio bici del posto (che non è detto sia lo stesso della tua città), oppure la guida col calendario degli eventi dell’estate. Se promosso bene quindi vedrei fattibile anche far installare un navigatore (che oltretutto non richiede account, quindi proprio download e via). Di sicuro però non aiuta il brand del paese, alla fine ti resta un navigatore che non ha da nessuna parte il nome della località. Quindi è un investimento economico senza rientro pubblicitario (al di là del giornaletto locale che magari ci scrive sopra un articolo).