Nel Monte Rosa e nelle valli adiacenti si trovano alcuni tra i giacimenti d’oro più grandi d’Italia. Anche se in passato hanno permesso di estrarre qualche decina di tonnellate d’oro, al momento questi giacimenti non vengono più estratti. Per quale motivo? La risposta, come vedremo a breve, ha a che fare con la loro effettiva grandezza e con la loro inaccessibilità.
Sul Monte Rosa non è presente un unico giacimento d’oro ma ce ne sono diversi in tutta l’area – per quello è più corretto definirlo “distretto aurifero” – e i principali si trovano soprattutto nelle valli adiacenti al rilievo: parliamo ad esempio della Valle Anzasca o della Valle Antrona. Concettualmente, la loro formazione può essere spiegata così: le rocce si fratturano e al loro interno circolano fluidi caldi che contengono una certa quantità di oro. Questo pian piano si deposita, dando vita nel corso dei tempi geologici a livelli poco spessi ma molto estesi che prendono il nome di vene e filoni. Nella mappa sottostante sono riportati in giallo i principali filoni individuati nella Valle Anzasca. L’area più ricca, a sinistra, è quella di Pestarena.
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