Il 67% degli utenti considera ChatGPT e altri strumenti di intelligenza artificiale come soggetti coscienti tanto quanto persone
Due terzi degli intervistati per , uno studio dell’Università di Waterloo, ritengono comunque che i chatbot AI siano in qualche modo coscienti, superando il test di Turing per convincerli che un’AI è equivalente a un essere umano in termini di coscienza.
@informapirata @aitech ho estratto il frammento dall’intero evento del famoso dibattito di Lighthill sull’intelligenza artificiale (1973) in cui si incontrarono i principali ricercatori del tempo - James Lighthill, Donald Michie, Richard Gregory, John McCarthy ecc…- per discutere sui progressi e i limiti dell’intelligenza artificiale.
Ad un certo punto si arrivò a discutere i motivi che portarono alcuni ricercatori a preferire il termine “Artificial Intelligence” rispetto ad altri quali, ad esempio, “Automation” o “Computer Science”.
L’intervento di McCarthy fu clamoroso. Tra il serio e lo scherzo lo disse chiaramente: per avere più possibilità di ottenere denari.
– John McCarthy:
«…Excuse me, I invented the term ‘Aritifial Intelligence’, and I invented it because we had to do something when we were trying to get money for a summer study and I had a previous bad experience…»
L’intera conferenza, di grande valore storico, dalla quale ho estratto l’intervento di John McCarthy [00:45:25 - 00:46:55], è disponibile integralmente qui:
https://www.youtube.com/watch?v=03p2CADwGF8
@Gert @aitech grazie! Illuminante 😅
@Gert @informapirata @aitech
Stessa cosa per la ‘dynamic programming’ di Bellman. Si legge su wikipedia:
https://en.wikipedia.org/wiki/Dynamic_programming
“The 1950s were not good years for mathematical research… I felt I had to do something to shield … from the fact that I was doing mathematics. It’s impossible to use the word dynamic in a pejorative sense…Thus, I thought dynamic programming was a good name. It was something not even a Congressman could object to. So I used it as an umbrella for my activities.”